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Quercia rossa, acero e ciliegio americani: i materiali del futuro raccontati nel progetto Discovered di Ahec

Ahec annuncia il lancio di un nuovo progetto volto a supportare e promuovere il lavoro della prossima generazione di designer. Il progetto prende il nome di Discovered ed è realizzato in partnership con il Design Museum. I giovani talenti, che ne hanno preso parte, sono stati selezionati dagli elenchi dei laureati di Wallpaper e hanno avuto la possibilità di ottenere il supporto di mentor e partner di produzione di Ahec per dare vita alle loro idee. 

Il progetto Discovered di Ahec, cosa è stato chiesto ai designer

Il brief prevede la realizzazione di oggetti che rappresentino la propria esperienza di isolamento durante la pandemia. Il rinnovato rapporto con gli spazi domestici e pubblici ha innescato un nuovo modo di concepire lo spazio pubblico e privato. Con questo progetto, Ahec vuole indagare proprio quali nuove connessioni – funzionali ed emotive – assumono gli oggetti della vita quotidiana nelle rinnovate esigenze di vita e di lavoro trascorso in isolamento. I giovani talenti del design hanno avuto a disposizione tre diverse tipologie di legno per dare vita ai loro progetti –  quercia rossa, acero e ciliegio americano – valorizzando in questo modo la possibilità di realizzare prodotti di design sostenibili e a basso impatto inquinante. 

I progetti dei giovani designer: inspirazione e caratteristiche 

I progetti che i designer sono riusciti a realizzare sono pezzi funzionali unici, capaci di rappresentare in ogni loro sfaccettatura la propria esperienza in un mondo segnato da un evento senza precedenti. Sono oggetti che parlano dei viaggi personali e creativi vissuti dai designer che, proprio in questo tempo, hanno avuto modo di ripensare e vivere diversamente i loro spazi, le relazioni famigliari, le proprie emozioni. Sono progetti molto diversi tra loro, che riflettono il personale background di ciascun designer coinvolto nel progetto. Alle prese con le restrizioni imposte dal periodo, molti di loro hanno deciso di coinvolgere le proprie famiglie nella progettazione dell’arredo dando vita ad un processo creativo libero, unico, personale e perciò ancora più interessante nel risultato finale prodotto. 

Esperienze quotidiane semplici come il desiderio di trascorrere più tempo all’aria aperta, la necessità di rimettersi in contatto con la natura o ritrovarsi con i propri cari ma anche il piacere di stare da soli e dare spazio a momenti di riflessione comfort e relax sono stati i momenti più semplici ma anche i più significativi che hanno stimolato la riflessione e l’effettiva progettazione dei design. 

I progetti dei designer, alcuni esempi 

Sono ben 20 i giovani talenti che hanno partecipato a questo importante progetto internazionale dimostrando che è ancora possibile ripensare abitazioni e spazi pubblici migliori per il futuro e capaci di rispondere a quelle che sono le nostre esigenze attuali. Sono tutte idee interessanti. Ne abbiamo selezionate 3, per illustrarvi la portata innovativa di queste idee. 

Sizar Alexis ha scelto il ciliegio americano per la realizzazione della sua idea, che prende il nome di Lahmu. Trattasi di un armadietto e di una panca, dalle forme monolitiche e volumi massicci, caratterizzati da un’estrema solidità. Si ispirano alle architetture tipiche dei bunker, a rimarcare quanto la nostra casa durante la pandemia sia stata un vero e proprio rifugio, un luogo dove isolarsi per evitare la diffusione del contagio e restare al sicuro. Sizar Alexis ha vissuto la guerra in Iraq negli anni ’80 vivendo e percependo la casa come un rifugio interrato, un luogo in cui ripararsi dal mondo esterno. Proprio la nascita di suo figlio, avvenuta durante la pandemia, lo ha ispirato nella progettazione dei suoi design che, nel concept, intercettano questa similitudine tra la sua infanzia e quella del figlio. 

Nong Chotipatoomwan ha utilizzato la quercia rossa americana per il progetto Thought Bubble, mobili da relax con movimento a dondolo. Questi mobili nascono dalla nostalgia per i viaggi. Impossibilitati a muoverci e a spostarci, questi mobili possono aiutare nell’introspezione, nel viaggio dentro noi stessi, nella ricerca della consapevolezza. Sono mobili rilassanti che permettono di vivere la propria casa al meglio. 

Josh Krute ha dato vita invece al progetto Toteemi utilizzando l’acero duro americano. Ha preso ispirazione dai totem di origine finlandese per creare un sistema di archiviazione multifunzionale e un sistema modulare con anche tavolini e sgabelli. Questi arredi nascono dalla necessità di disporre dai materiali di lavoro direttamente tra le quattro mura domestiche. Durante la pandemia infatti molte persone si sono ritrovate a dover lavorare da casa, fenomeno questo che con molta probabilità si protrarrà a lungo nel tempo.