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La Vineria di Salnitro: un ristorante che seduce oltre la proposta gastronomica

Il ristorante La Vineria di Salnitro si trova a San Martino sulla Marrucina, a mezz’ora d’auto da Chieti, in un bel palazzetto in pietra nel centro del paese.

Entrando restiamo subito colpite dall’atmosfera calorosa e intima, con luci soffuse e ben posizionate. Il titolare Angelo si presenta a noi quasi subito, con un gran sorriso e grande cordialità. Mentre ci accoglie con un calice di benvenuto scopriamo di trovarci in un antico frantoio di fine ‘600, da lui acquistato nel 2000 – in condizioni piuttosto malmesse – e finemente ristrutturato.

La Vineria di Salnitro apre nel 2005 e da allora serate a tema, concerti, incontri e degustazioni si susseguono in questo locale aperto alla musica, al teatro e a tutte le forme d’arte. Angelo qui fa entrare e propone rigorosamente solo ciò che rispecchia il suo stile e incontra il suo gusto, siano esse proposte culturali o materie prime. Selezione all’ingresso quindi, tranne per i clienti che vengono accolti tutti come amici.

La cucina è espressa, non si utilizzano né freezer né precotture e la carta, che varia continuamente a seconda delle stagioni e della disponibilità, è descritta al momento. Il piccolo entrée che ci viene servito nell’attesa è ispirato dall’uso dei pastori durante la transumanza: spaghettone al pecorino e mandorle in olio evo, con l’aggiunta di un goccio d’aceto che un tempo favoriva la conservazione dei cibi. Un assaggio di tradizione saporito e aromatico.

Iniziamo con gli antipasti scegliendo la vellutata di castagne e funghi cardoncelli, il lonzino marinato con pere, arancia e salsa allo yoghurt e la cipolla al forno, dalla delicatezza sorprendente. Continuiamo con due versioni della pasta alla chitarra: alla barbabietola con crema di pecorino, polvere di pancetta e pistacchi e all’aglio nero fermentato. Quest’ultimo molto interessante, la fermentazione trasforma il gusto pungente dell’aglio in note muschiate che si mescolano a quelle dolci e morbide della burrata. Tra i secondi prendiamo la provola affumicata e la guancia di vitello brasata al sale grosso, tenera e succulenta.

A consigliarci nella scelta dei vini è il simpatico Christian, entusiasta e loquace, che ci inonda con tutto il suo sapere. È molto preparato, è un piacere per noi ascoltarlo e lui se ne accorge e rivela ancora altro. Ci affidiamo completamente e lo lasciamo fare. Il trebbiano d’Abruzzo ILDA è una piacevole scoperta. Nonostante l’azienda sia presente da anni sul territorio è piuttosto raro trovare i loro vini. In abbinamento con i secondi poi, Christian sceglie per noi un negroamaro in purezza.

Chiudiamo con i dolci del giorno, la cheesecake allo yoghurt e frutti rossi e la bavarese al cioccolato, che accompagno con un ottimo rhum agricole.

Anche il conto è una bella sorpresa per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

Ci tratteniamo a lungo, anche curiose di saperne di più su un luogo dal tocco tanto estroso. Siamo accontentate dal racconto attento e appassionato di Angelo che nonostante le sue occupazioni e la stanchezza di fine servizio si dedica a noi. Sappiamo così che gli spazi sono stati ideati e creati senza lasciare nulla al caso e che nella scelta degli arredi ogni cosa ha una ragione. Quadri d’autore, libri, ritratti, manichini, dischi, scarpe da donna fatte a mano disposte un po’ ovunque qua e là rispecchiano le passioni e le manie di una personalità forte e definita. Angelo ci dice ridendo che durante l’allestimento alcuni oggetti erano visti come stranezze dagli anziani locali che restavano dubbiosi sulla nuova destinazione d’uso dell’edificio.

Ci spiega anche che il nome del ristorante è fortemente legato al paese che lo ospita, collocato su rocce di arenaria dalla cui umidità si origina il salnitro. Utilizzato come conservante, era anche un ingrediente della polvere da sparo, realizzata dai “polverieri”, figure tipiche di San Martino sulla Marrucina, un po’ artigiani e un po’ commercianti di contrabbando. Una storia lunga e affascinante che risale al XVI secolo.

Per Angelo essere un ristoratore è una vera e propria mission. L’attenzione alla soddisfazione dei clienti è massima, per lui in questo settore vie di mezzo non esistono. La proposta dei vini, ad esempio, orientata sul miglior rapporto tra qualità e prezzo, richiede continuo interesse, ricerca ed impegno.

I frequentatori affezionati, affettuosamente chiamati Salnitriani, si spostano anche da fuori regione, ne abbiamo avuto prova. Un gruppo di amici ha percorso parecchi chilometri per festeggiare insieme un compleanno proprio qui.

È incredibile come l’unicità del posto e il carisma del suo titolare siano capaci di affascinare e conquistare. In quest’aria informale e rilassata, circondato da cose belle, strane e anche insolite, ciascuno ritrova un po’ di sé e delle sue fantasie e si sente in zona di comfort.

Tra gli ultimi eventi in Vineria ci sono stati il pranzo spettacolo “storie dal manicomio”, con la lettura di poesie della scrittrice Alda Merini a cura di attori di teatro e un incontro-racconto sul brigantaggio nell’Italia meridionale, accompagnato dalla degustazione di vini calabresi.

In programma adesso ci sono la realizzazione, nel terzo piano, di un fumoir e di una sala degustazione per distillati e liquori, l’attività di cucina didattica nel fine settimana e un nuovo sito internet.

La Vineria di Salnitro
Via Circonvallazione Est 2/3
San Martino sulla Marrucina – Chieti
Tel. 328 392 0553
https://www.facebook.com/lavineria.disalnitro

Tania Tortora

Amo scoprire luoghi, bellezza, arte, cultura e prelibatezze da gustare.

Sono alla continua ricerca di tutto ciò che ha a che fare con il buon mangiare e il buon bere.

Mi piace esplorare il territorio e scoprirne le particolarità. 

Sono una curiosa di storie di vita e di tradizioni.