La colomba è un dolce squisito che trovi su ogni tavola italiana durante le vacanze pasquali e che tutti ritengono sia nata in Lombardia, per mano di Dino Villani, manager facoltoso della Motta. Eppure scavando a fondo tra le varie testimonianze sull’argomento, abbiamo scoperto qualcosa che potrebbe far vacillare tutte le tue certezze.
Le origini storiche e commerciali
È noto a tutti che la colomba pasquale nacque per intento commerciale a Milano, durante gli anni trenta del Novecento. In pratica l’azienda Motta sfruttò i macchinari e l’impasto del panettone producendo un dolce destinato a divenire una solennità pasquale. La ricetta fu successivamente rielaborata da Angelo Vergani nel 1944, quando nacque l’omonima azienda.
È da quegli anni che la colomba sublima i pasti pasquali con il suo impasto morbido al gusto di arancia candita, glassatura e mandorle ma, negli anni, le pasticcerie artigianali hanno iniziato a produrre varianti deliziose e alternative di grande pregio.
La leggenda longobarda
La leggenda, tuttavia, narra una storia totalmente diversa che risale all’epoca dei longobardi, durante il sesto secolo. Al tempo regnava il Re Alboino che, in occasione dell’assedio di Pavia, venne insignito dei riconoscimenti per la vittoria della battaglia con un dolce pane a forma di colomba.
La storia della regina Teodolinda
Altre testimonianze, invece, fanno risalire la prima colomba pasquale alla regina longobarda Teodolinda e al santo abate di corte San Colombano. Secondo le testimonianze San Colombano giunse nel regno di Teodolinda nel seicento e fu invitato ad un importante pranzo di benvenuto. Durante il pasto furono servite deliziose pietanze, soprattutto a base di carne molto grassa. Fu quest’ultima a generare un piccolo incidente diplomatico dati che i monaci al seguito del santo le rifiutarono per un motivo religioso. .
Il prodigio di San Colombano
Difatti durante il periodo di penitenza pasquale non era consentito loro mangiare carni grasse e, per questo diniego, la regina Teodolinda si offese gravemente. L’incomprensione fu superata grazie alla diplomazia del santo che accettò di consumare le carni solo dopo averle benedette.
Il Santo, dunque, alzò la mano per la benedizione e le pietanze si trasformarono in bianche colombe di pane che lasciarono stupiti tutti i presenti. È per questo che la regina, resasi conto della santità di Colombano, decise di donargli il terreno di Bobbio sul quale nacque l’Abbazia di San Colombano. Da quell’occasione il Santo venne sempre raffigurato con una colomba poggiata sulla sua spalla.
L’altra versione
Infine c’è un’altra leggenda che riguarda l’imperatore Federico Barbarossa, secondo la quale, durante la battaglia di Legnano del 1176, questo fu sconfitto dalla Lega dei Longobardi. La colomba si colloca nella storia quale dolce onorario della vittoria per un motivo molto particolare. Difatti durante la battaglia uno stormo di colombe aveva vegliato sulle insegne della Lega, dando ai combattenti la forza per arrivare alla vittoria.
Che differenza c’è con la colomba siciliana?
Ma perché la colomba potrebbe non essere esclusivamente lombarda? La spiegazione risale alla tradizione siciliana che vanta un’arte pasticcera di lunga data e di grande valore. In pratica in Sicilia esiste una variante di colomba artigianale detta “Palummedda” che viene preparata con una ricetta totalmente differente.
Difatti questa è ancora oggi preparata a base di pastaforte e assume la forma di una colomba oppure di rombo al sapore delizioso di cannella e zucchero. A renderle differenti da quelle lombarde vi è anche la consuetudine di porre un uovo al centro del dolce, solitamente cotto tramite lessatura o decorato esternamente.
Quindi la colomba artigianale è siciliana o lombarda?
La risposta esatta riguarda entrambe perché, durante le feste pasquali le persone le consumano indifferentemente. Chiaramente la colomba classica ha una diffusione più ampia ma anche quella siciliana gode di grande popolarità.
Dopotutto stiamo parlando di pani dolci e soffici, impreziositi da cannella, granelle di zucchero, mandorle e altre dolcerie che le rendono talmente ghiotte da esser diventate richiestissime anche all’estero.
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Dopotutto le colombe artigianali hanno una tiratura limitata per cui organizzati in tempo prima perché vanno letteralmente a ruba!