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Horeca

Lombardia, occupazione nel settore HoReCa (Hotellerie, Restaurant e Cafè) – Lieve l’effetto Covid-19 sulle assunzioni

Secondo lo sguardo di ADHR Group la Regione pre, durante e post Covid-19 ha visto una lieve flessione in termini di assunzioni o proroghe di contratti nel settore HoReCa, che potrebbe essere tra i comparti a ripartire, nel complesso, più rapidamente in queste settimane.

Nel frattempo gli hotel a Milano iniziano lentamente a risollevarsi post lockdown grazie ai clienti di sanità e test universitari in estate, sperando nella conferma di fiere ed eventi da settembre in poi. Il direttore del “Best Western Antares Hotel Concorde” di viale Monza: “A marzo siamo passati in pochi giorni da fatturare 300mila euro al mese a zero. E io da direttore a portinaio. Se chiuderemo il 2020 con un’occupazione delle camere del 20 o 30% saremo fortunati”.

Il Covid-19 ha messo in panchina tutto il settore legato a turismo, fiere ed eventi, portando a marzo e in pochi giorni tutto il settore HoReCa (Hotellerie-Restaurant-Cafè) a un completo lockdown che si sta lentamente sciogliendo da alcune settimane.

In Lombardia, e in particolare a Milano, l’agenzia per il lavoro ADHR Group attiva in regione con sette filiali, ha registrato una sensibile flessione in termini di assunzioni o proroghe di contratti, con circa il 55% dei propri somministrati in cassa integrazione e un calo del 26% tra i dati del 2019 e quelli del 2020.

Secondo ADHR Group il settore HoReCa lombardo, chiaramente molto colpito dall’emergenza Covid-19 e completamente immobilizzato fino a poche settimane fa, potrebbe paradossalmente essere quello con la più rapida ripresa rispetto ad altri, pur considerando probabili ragionamenti sull’organizzazione, come l’utilizzo di turni. 

Entrando invece nello specifico del settore Hotellerie, secondo il report di maggio di STR Global leader mondiale del benchmarking nel settore alberghiero, in Europa gli hotel chiusi per la pandemia sono stati il 76% di quelli globali, arrivando a una percentuale di occupazione, per quelli rimasti aperti, dell’11%. Il report prevede un ritorno ai valori di incasso del 2019 solo dal 2022.

All’interno di questo scenario, mentre l’occupazione in Italia è scesa sotto il 10% dal 1° gennaio 2020 al 31 Marzo 2020 rispetto allo stesso periodo 2019, la Lombardia e Milano cercano di ripartire. Una testimonianza dello stato del settore Hotellerie viene dal “Best Western Antares Hotel Concorde”, cliente di ADHR Group. Il direttore del quattro stelle in viale Monza, Stefano Picarelli, racconta l’effetto Covid-19 sul suo albergo: 120 camere, un’occupazione media annua del 76% delle camere, e un totale di 57mila presenza nel 2019. “Se chiuderemo il 2020 con un’occupazionedelle camere del 20% o 30% saremo fortunati”, spiega Picarelli, “dipenderà dai mesi di settembre e ottobre e da se e cosa ripartirà, fiere ed eventi in testa”.

Il Best Western Antares Hotel Concorde, come la maggior parte degli hotel milanesi, ha visto con l’arrivo della pandemia in Europa copiose cancellazioni, azzerando completamente i clienti da metà marzo. “Il nostro fatturato medio mensile, che si aggirava intorno ai 300mila euro con 16 persone assunte e 60 in outsourcing, è arrivato a zero in pochi giorni”, continua il direttore del Concorde: “Ora, con la ripartenza della sanità lombarda, stanno arrivando alcune prenotazioni. A fine agosto il San Raffaele riapre i test d’ingresso per la propria università quindi apriremo solo per questo evento: 40 persone hanno già prenotato. Prima facevo il direttore d’albergo”, ironizza, “al momento faccio il portiere, anzi il guardiano… perché qui è ancora tutto deserto”.

 “Ci aspettiamo a breve anche la ripartenza del corporate e dei viaggi di lavoro, anche se l’estate è un mese di bassa stagione per Milano”, aggiunge Picarelli: “Tecnicamente l’occupazione del nostro hotel per settembre e ottobre è a oggi pari al 90%, l’on the book è stabile, niente cancellazioni per questi mesi, ma credo che prima della prossima primavera non avremo risultati importanti”.

ADHR GROUP: TERRITORIO, FILIALI E MISURE SPECIALI COVID-19

La società di ricerca e selezione del personale – attiva con 40 filiali nelle regioni di Marche, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia-Giulia – dall’inizio dell’emergenza Covid-19 si è impegnata per sostenere al meglio i propri dipendenti, le aziende clienti e i candidati. Per i primi ha attivato la speciale “Polizza Covid-19”, attivata per tutelare al meglio la salute del proprio personale, ha avviato una cassa integrazione con stipendi pieni, integrati e garantiti dall’azienda, e una speciale formazione on line per utilizzare al meglio gli eventuali tempi morti durante la transizione verso l’uscita dalla pandemia. Per le aziende clienti, oltre al supporto costante per la ricerca di personale e l’applicazione tempestiva delle nuove procedure richieste dalla contingenza, ADHR Group ha messo a disposizione corsi on line per gestire al meglio aspetti legati all’emergenza, come quello dello smart working. Per i candidati, invece, sono disponibili gratuitamente ogni settimana diversi corsi di formazione in aule virtuali.